PROJ3CT ART: Gaia Marconi

L’appuntamento mensile che fonde cibo e giovani artisti

C1B0 mette a tua disposizione una galleria interna dove potrai esporre per un mese le tue creazioni di quadri, fotografie, sculture, collezioni ed oggetti. Vogliamo dare spazio alla creatività di giovani artisti emergenti offrendo uno spazio dove ognuno potrà esprimere il meglio di sé.
Per il mese di Febbraio da C1B0 troverete l’esposizione della fotografa Gaia Marconi
(mail: gaiamarconi3@gmail.com – instagram: https://goo.gl/djwTXE
). Enjoy!

 C1B0: Ciao Gaia, raccontaci com’è nata la tua passione per la fotografia.
GAIA: Ciao a tutti, la mia passione per la fotografia nacque 6 anni fa, quando con la mia migliore amica iniziammo a scattarci foto a vicenda con la sua macchinetta ed io mi resi conto che ero più attratta a scattare piuttosto che a posare davanti l’obiettivo, così per Natale i miei genitori mi regalarono la mia prima macchina fotografica reflex e da li iniziò la mia avventura nel mondo fotografico.

C: Secondo te è possibile produrre, o studiare, fotografia senza un punto di riferimento e senza un movimento/fotografo a cui ispirarsi?
G: Assolutamente si. La fotografia è per prima una cosa personale, un mezzo con il quale chi scatta vuole comunicare qualcosa che ha dentro, o semplicemente mostrare il suo modo di vedere le cose agli altri attraverso uno scatto; è pur vero che un fotografo prima di acquisire un suo stile fotografico personale, si ispira a tanti altri, soprattutto all’inizio, siamo come spugne che prendono spunto un po’ qua e un po’ là.

C: Quanto tempo della tua vita dedichi alla fotografia e cosa vuoi trasmettere con i tuoi lavori?
G: Non abbastanza rispetto a quanto vorrei dedicargliene, facendo un altro mestiere a tempo pieno, devo trovare il tempo per dedicarmi a questa mia passione. Da poco ho iniziato un corso di fotografia allo IED che mi impegna 4 giorni a settimana ma la vera pratica la faccio il sabato e la domenica quando realizzo book fotografici con modelli e modelle, ed è la parte della settimana che preferisco e nella quale posso esprimermi al meglio attraverso i miei scatti. Amo fotografare le persone, mettere a nudo quei lati nascosti che teniamo solo per noi stessi ed imprimerli in una foto. Mi piace anche far uscire dal quotidiano le persone a cui scatto, far si che in quelle ore di shooting diventino persone che neanche loro stesse hanno mai scoperto di essere (in senso positivo!).

 

 

C: Secondo te c’è un momento in cui il fotografo esaurisce la creatività per i suoi scatti?
G: A parer mio, possono esserci periodi più fermi per un fotografo, ma non per esaurimento di creatività. Sicuramente chi scatta deve cercare di tirar fuori sempre cose originali e variare il “gusto” delle foto, altrimenti lo spettatore si annoierebbe a vedere sempre le stesse cose.

C: Il fine del tuo lavoro creativo è la tua soddisfazione o il desiderio di comunicare qualcosa attraverso i tuoi scatti?
G: Io scatto per soddisfare una mia esigenza ovvero quella di produrre immagini che rispettino i miei gusti personali, sicuramente quando oltre che da te stessa, i tuoi lavori vengono apprezzati anche da altri, la soddisfazione aumenta notevolmente. Penso che ad ogni modo, tutti i fotografi vogliono comunicare qualcosa attraverso i propri scatti, io facendo principalmente foto di moda e ritratti cerco di impressionare lo spettatore davanti alle mie foto e far si che si soffermi a guardarle qualche secondo in più, anziché continuare a scorrere sui social.

C: Un fotografo deve costruire una nuova realtà o deve documentare ciò che esiste già?
G: È bello sia documentare cose già esistenti che crearne delle nuove, c’è interesse in entrambi i casi, potresti mai dire che una foto di reportage durante una guerra è più o meno bella di una foto che ritrae una modella in un contesto creato dalla tua mente e creatività? Sono cose completamente diverse ma che hanno entrambe un impatto significativo su chi le guarda, poi ad ognuno spetta apprezzarle o meno.

C: Da C1B0, FALAFEL (crocchette di ceci aromatizzate home made servite con Tzatziki souce) o OLD STYLE (200 gr. Di hamburger, doppio Emmental, cipolla caramellata e cetriolo)??
G: Per adesso sono dalla parte dell’hamburger OLD STYLE ma solo perché ancora non ho assaggiato i vostri Falafel, adoro mangiare, soprattutto da C1B0 quindi penso proprio che non mancherà occasione per dare un punto a favore anche a questo interessantissimo piatto 🙂

E tu, vuoi essere il prossimo artista ad esporre? Contattaci con un messaggio privato nella nostra pagina Facebook o inviaci una mail a info@kelleradv.com

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#C1B0 #streetARTstyle