PROJ3CT ART: Controllo Remoto

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L’appuntamento mensile che fonde cibo e giovani artisti

C1B0 mette a tua disposizione una galleria interna dove potrai esporre per un mese le tue creazioni di quadri, fotografie, sculture, collezioni ed oggetti. Vogliamo dare spazio alla creatività di giovani artisti emergenti offrendo uno spazio dove ognuno potrà esprimere il meglio di sé.
Per il mese di Aprile da C1B0 troverete l’esposizione degli artisti Controllo Remoto (mail: controlloremototv@gmail.com) – Instagram: https://goo.gl/8tfG3A

 C1B0: Ciao Valerio, Ciao Damiano, il vostro linguaggio visivo è molto definito e particolare. Raccontateci com’è nata questa vostra passione per il mondo dell’arte e come mai avete deciso di unirvi sotto il nome di “Controllo Remoto”.
CONTROLLO REMOTO: Noi due ci conosciamo da sempre, “Controllo Remoto” è solo l’ultimo dei tanti progetti a cui ci siamo dedicati nel tempo. Prima di essere due artisti che lavorano insieme siamo due amici. I nostri percorsi sono stati però decisamente differenti: uno (Damiano) ha fatto studi artistici, l’altro (Valerio) ha cominciato facendo graffiti, ed è così che abbiamo iniziato a dipingere insieme. Il nome Controllo Remoto nasce quando, da un’idea comune, abbiamo deciso di lavorare su uno stile che ci rappresentasse, dando così vita a un concept di produzioni ancora in via di sviluppo, sperimentando tecniche e supporti che finora non avevamo approfondito.

C: Che influenze credete abbia avuto il vostro stile e quali sono le tecniche utilizzate nelle vostre opere?
CR: La nostra idea trae ispirazione da ambiti ben lontani dalla pittura; ci ispiriamo in particolare alla glitch art e ad alcuni generi di musica elettronica che gli orbitano attorno: synth-pop, chiptune e vaporwave soprattutto. Le tecniche usate sono varie, e in base alle necessità decidiamo quali sono le più appropriate per un determinato soggetto. Per creare le nostre opere utilizziamo spray, pittura acrilica e marker su supporti come tele, pannelli e muri, a volte avvalendoci della tecnica dello stencil a volte proiettando l’immagine sul supporto. Prima di cominciare a dipingere dedichiamo molto tempo a modificare l’immagine al computer per raggiungere esattamente l’effetto che vogliamo ottenere.

C: Quali sono i vostri nutrimenti artistici principali e cosa di un lavoro mette meglio in risalto la vostra personalità creativa?
CR: Artisticamente ci interessano le stesse cose, è anche grazie a questa sintonia che ci troviamo così bene a produrre insieme. I nostri interessi vanno dall’arte contemporanea a quella classica, passando per i graffiti e la street art, ma l’arte non è l’unica fonte di ispirazione. Parlando più in generale, anche la musica, il cinema e la letteratura sono una costante fonte d’ispirazione.
Ci piace lavorare su soggetti che siano di forte impatto visivo, utilizzando immagini essenziali ma con una struttura complessa. Scegliamo soggetti semplici e li alteriamo per renderli sintetici, artificiali, scomposti, col risultato che più ci si avvicina fisicamente all’opera e più si notano particolari altrimenti impercettibili. Da lontano l’immagine appare definita, ma da vicino ci si rende conto della sua complessità.

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C: Parlateci dei soggetti dei vostri quadri. Come li scegliete? Sapete già cosa ci andrete a raccontare domani attraverso le vostre opere o le esecuzioni creative sono in continua mutazione?
CR: Per il momento stiamo lavorando su soggetti classici. Le statue rappresentano l’armonia, la bellezza immune al corso del tempo, frutto di un’abilità sopraffina. Non solo sono statue, ma sono statue di angeli, creature celesti, da sempre metafora della bellezza più perfetta e irraggiungibile.
Queste statue però sono viste attraverso la lente di un dispositivo tecnologico, diciamo una telecamera, e riprodotte su uno schermo, diciamo televisivo. Questo crea un’interferenza: le statue non sono più quelle di prima, mutano non per effetto del tempo ma per effetto della tecnologia, sono piatte e distorte.
Il concetto, alla fine, è che la loro bellezza viene incrinata, la perfezione perduta. Ma tutto ciò è rappresentato sulla tela, e la pittura ristabilisce una certa giustizia, un equilibrio estetico tra classico e moderno, tra passato e futuro.

C: Cosa, secondo voi, un giovane artista non dovrebbe MAI fare?
CR: Un artista non dovrebbe mai avere una mentalità chiusa. Non dovrebbe mai essere troppo geloso della propria arte, anzi dovrebbe avere una predisposizione alla condivisione, alla generosità.

C: Come vedete il vostro futuro creativo? Magari oltre che sulla classica tela, prima o poi potremo ammirare i vostri lavori sui muri della città di Roma!
CR: Sui muri della città al momento non c’è nulla che si possa attribuire a Controllo Remoto ma questo non significa che in futuro non possa accadere! Per ora non abbiamo programmato nulla. Da questo punto di vista Roma è ancora una città tutta in divenire, rispetto alle altre capitali europee abbiamo ancora molta strada da fare, ma noi non smetteremo mai di tenere gli occhi puntati sui muri della nostra città.

C: Da C1B0, Milanese di Pollo (Sovracoscia di pollo disossata e impanata servita con patate al coppo, insalata mista e pomodorini) o Big Ben (2x 200 gr. hamburger, bacon grigliato, formaggio cheddar, pomodoro, lattuga e anelli di cipolla) ?
CR: Optiamo per due Big Ben, entrambi ben cotti. L’avevamo detto che abbiamo gli stessi gusti…

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#C1B0 #streetARTstyle